Riccio, Erinaceus europaeus

Foto di Remo De Togni

Il riccio (Erinaceus europaeus) è un mammifero dell’ordine degli insettivori caratterizzato dal corpo tozzo e dal pelo ispido di colore beige o grigio che si modifica in aculei striati su fronte, fianchi e dorso. L’habitat naturale include boschi di latifoglie, cespuglieti e praterie umide. La specie è ben adattata agli habitat antropici, quali giardini, prati e margini dei coltivi. Sulle Alpi non oltrepassa il limite della vegetazione arborea e supera solo raramente i 1500 m.
E’ un animale notturno e si nutre quasi esclusivamente di invertebrati che cattura al suolo sfruttando uno sviluppato senso dell’olfatto. Non scava tane ma utilizza rifugi ricavati sotto cespugli, cataste di legna o rami caduti, che adatta con l’apporto di foglie e erbe secche.
In caso di pericolo ciascun aculeo può essere eretto con funzione di difesa e se viene disturbato si appallottola su se stesso. Durante i mesi freddi cade in letargo da cui può uscire talvolta alla ricerca cibo.