foto di Chiara Lampo
famiglia Libellulidi, ordine Odonati
Specie dall’aspetto robusto e piuttosto caratteristica per l’addome molto allargato e di colore blu-azzurro (il torace invece è bruno scuro nel maschio e bruno-giallastro nella femmina). Può essere confusa con la simile Libellula fulva da cui tuttavia si può distinguere osservando la macchia scura alla base delle quattro ali che, in Libellula depressa, è molto sviluppata; inoltre l’addome di Libellula depressa è più largo e tozzo.
Nelle femmine la tipica colorazione blu dell’addome non compare subito, poiché dopo lo sfarfallamento è dapprima giallo e successivamente bruno-rossastro.
E’ una delle specie di libellule più comuni, grazie alla capacità che hanno le larve di vivere in pozze e in piccole raccolte d’acqua, anche temporanee (essendo in grado di sopravvivere per un certo tempo anche a periodi di disseccamento). Preferiscono acque calde e sono in grado di resistere in acque poco profonde e riscaldate dal sole. Non deve dunque meravigliare il fatto di trovare queste specie in zone collinari o montane, lontano da corsi d’acqua, laghi o stagni.
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