Descrizione
Si parte da piazza Tibaldo (piazza della Chiesa di Moruri) girando a sinistra e andando giù per l’asfalto in direzione Castagnè; sono presenti comunque i segni CAI. Subito sotto la chiesa, si prende a destra una carrareccia erbosa (segno CAI) passando in mezzo alle case di Moruri. Un po’ più sotto c’è la contrada Peroni. Si sbuca proprio di fronte ad una trattoria (5m): qui si va a sinistra, qualche metro di asfalto e poi si imbocca lo sterrato a destra, via Castello (cioè la stradina che porta a contrada Castello). Si giunge nei pressi di un capitello e si prende la bianca a sinistra del capitello. Si va in discesa dolcemente, si passa una stele di pietra sormontata da una croce in ferro, tipico segno delle Rogazioni. C’è una quercia, evidente, sulla nostra sinistra (15 m dalla partenza) e subito dopo un tornante. Il percorso CAI prosegue a sinistra , giù per lo sterrato da dove si tornerà; il tracciato proposto prosegue invece per la carrareccia giù a destra, lasciando perdere alcune capezzagne che conducono ai terreni circostanti. Si apre il panorama sull’impervio Vajo di Mezzane; si continua fino a che non si raggiunge un vigneto (sulla sinistra) e la capezzagna non si fa sempre più pendente. Si entra nel bosco (20 m dalla partenza) su un vecchio sentiero; sugli alberi compaiono segni blu e bianchi. Si prosegue per la traccia nel bosco; passati dei tornantini, quasi in fondo al Vajo , c’è un bivio: si va a sinistra; poco dopo si giunge in fondo al Vajo di Mezzane (30 m dalla partenza). Si attraversa il Vajo, osservando i fenomeni geologici, e ci si incammina sull’altro versante risalendo per l’evidente sentiero a destra, segnato in blu e bianco. Dopo qualche decina di metri, si può deviare a destra per vedere una serie di cascatelle che vanno poi a confluire nel Vajo di Mezzane. Il sentiero che si sta percorrendo è in parte selciato; si lascia sulla destra un possente muro a secco. Superati dei tornantini, si esce dal bosco, sbucando in un vigneto: qui si gira destra. Passato sotto un allevamento, si arriva alla contrada di Cornesello (1h 10 m dalla partenza). Qui si imbocca la strada asfaltata a destra, in salita, che in breve conduce ad un capitello. Si prosegue per la stradina asfaltata, passando delle specie di serre. Superato un tornante, con un Cristo in legno, si incrocia un bivio (1h 50 m dalla partenza): a sinistra c’è una bianca che va giù alla contrada Casanova. Si prosegue invece, arrivando al bivio, (1h 55 m dalla partenza) dove c’è un capitello del 1873, con la strada principale che va a Centro di Tregango. Si va a sinistra camminando su asfalto per una decina di minuti. Quindi si prende (2h 05 m dalla partenza) giù al sinistra una capezzagna erbosa; dove su un palo c’è il segno biancorosso del CAI. Poco dopo si giunge alla contrada Fornasa: qui si imbocca lo sterrato con indicazione per i “Tindi”: è una carrareccia che si inoltra presto nel bosco. Si lascia perdere un paio di stradine forestali che dipartono a sinistra; si costeggia un vasetto infine un cartello di benvenuto annuncia la contrada dei Tindi (2h 20 m dalla partenza): qui si prosegue oltre le case e si prende la stradina che va in giù. Si procede così nel bosco di castagni, passando accanto ai resti di una ‘giassara’. Si lascia perdere un sentiero alla sinistra, segnato in rosso, e si seguono le indicazioni CAI, sentiero D, dorsale delle colline, che presto diventa stretto e a tornantini, con roccette in evidenza. Si passa a fianco di un vajetto,che presenta dei salti di qualche metro, punto che potrebbe essere potenzialmente pericoloso per l’esposizione. Ancora dei tornanti e si raggiunge il fondo del Vajo di Mezzane, (2h 40 m dalla partenza). Ci sono le indicazioni D e N4: adesso si prosegue in salita. Dopo qualche tornante si lascia la stradina che prosegue verso nord e si sale a sinistra, seguendo le indicazioni CAI. C’è un vajetto con una piccola frana, altro punto potenzialmente pericoloso. Si arriva ad un bivio, a sinistra in discesa ci sono le indicazioni per l’N4 ed è segnato CAI: si prosegue invece in salita e diritti, seguendo l’indicazione per Moruri (2h 55 m dalla partenza). Si sbuca presto su un prato e finalmente su una carrareccia che si prende a sinistra arrivando subito a contrada Castello. Adesso si procede per l’ampia strada sterrata che sta press’a poco sulla curva di livello, seguendo le indicazioni CAI. Si oltrepassa un vajetto ed un recente sbancamento. Altro vajetto, adesso si ritorna in salita e si arriva al bivio poco sopra la quercia (3h 20 m dalla partenza) in cui, prima, si era andati a destra. Si va su quindi a sinistra. Si ripassa il capitello del 1922. Ancora trattoria, quindi sentiero erboso, asfalto e piazza Tibaldi, (3h 40 m dalla partenza).