Descrizione
Se si arriva in auto, parcheggiare in loc. San Vigilio (in estate ci sono ovviamente problemi!), dove è anche presente la fermata dei bus che collegano Garda con Riva del Garda. Quindi percorrere a piedi un breve tratto di strada asfaltata in direzione Garda, per imboccare, dopo qualche centinaio di metri, lo sterrato a sinistra che conduce in loc. Castei. In questo punto partono: il sentiero 41 del CAI che porta fino a Torri, il Percorso del Pellegrino che prosegue fino a Malcesine ed il Sentiero delle incisioni rupestri che sale sul Monte Luppia . Costeggiato l’uliveto si sale lungo la strada sterrata che offre stupende visuali panoramiche sul golfo di Garda. Giunti ad uno spiazzo in loc. Castei, la vista spazia su punta San Vigilio e Baia delle Sirene. Più a nord, sulla sponda bresciana dal lago, si innalza l'inconfondibile sagoma del Monte Pizzocolo (naso di Napoleone) che fa da guardia alla Valvestino; alle nostre spalle il Monte Brè caratterizzato da rocce strapiombanti e vegetazione mediterranea. Continuiamo a salire, superiamo una sbarra, tralasciamo una deviazione secondaria e ci immettiamo su un tratto di sentiero cementato. Giunti al bivio (dove è presente un grande cipresso abbattuto dal vento, prendiamo il sentiero a destra fiancheggiando un gigantesco carpino nero che dà il nome a questo luogo, località Carpene. ( Andando in giù si proseguirebbe per il percorso del Pellegrino e il sentiero CAI 41). Salendo lungo il sentiero delle incisioni rupestri, si possonno osservare la grande roccia lisciata dal ghiacciaio, detta delle Griselle, con graffiti di antiche imbarcazioni e stilizzazioni umane, e, più in alto, la roccia dei Cavalieri, su cui sono stati incisi 12 uomini a cavallo. Saliamo ancora fino ad un bivio, giriamo a destra dirigendoci verso Monte Bré. Il sentiero si fa pianeggiante, sino ad un piccolo bivio, al quale tenendo la sinistra, risaliamo fino in cima a Monte Brè, da cui si gode una vista mozzafiato sulla sottostante Punta San Vigilio ed il lago. Qui il sentiero si biforca e le indicazioni sul terreno non sono molto chiare. Noi proseguiamo sul sentierino di destra, fino ad una radura. Attraversate le rocce levigate dal ghiacciaio, andiamo a sinistra e poco dopo giriamo, a gomito, a destra. (Proseguendo diritti si andrebbe alla contrada Brè) Di nuovo un bivio contraddistinto da un segno rosso-blu-rosso su un albero, al quale si va a destra in salita,fino alla prossima biforcazione dove si prende a sinistra seguendo le indicazioni del percorso delle Incisioni rupestri (2b) che coincidono con i segnali CAI. Si entra in un grande prato arido sulla cima della collina che corrisponde al punto più elevato del percorso (416 m), Monte Luppia. Scendendo a destra, si attraversa in discesa il prato, poi si entra nel bosco e dopo qualche minuto la mulattiera che proviene dal Monte Luppia si innesta sullo sterrato CAI. Si scende sempre dritti e fino a un rudere sulla nostra sinistra costruito con i tipici "selesi", sassi arrotondati di di origine morenica. Proseguendo dritti arriviamo alla contrada la Sorte. (Da qui, proseguendo a destra, in una ventina di minuti, si arriverebbe ad Albisano.) Noi svoltiamo a sinistra, lungo la strada pianeggiante asfaltata, costeggiata da un muretto a secco, che conduce in loc. Brè. Proseguire dritto fino a un bivio, scendere a destra lungo la strada sterrata. Al pozzo tenere la sinistra e proseguire dritto. Si incontra una pozza d’acqua sulla sinistra e si continua a scendere. Ora il sentiero si fa più stretto e sassoso e tenendo la destra al bivio ripercorriamo in discesa il primo tratto del nostro itinerario fino alla spiazzo in loc. Castei. Da qui scendere ancora e dopo l’uliveto, una piccola deviazionea destra, tra la boscaglia, ci permette di raggiungere più in fretta San Vigilio attraversando un uliveto con alberi secolari. Scendere fino alla strada statale Gardesana e porre molta attenzione nell’attraversamento.