Descrizione
Si parte alla fine della pista ciclabile Verona - Montorio (alla rotonda di Montorio), 59 mslm, prendendo la direzione del Castello di Montorio e imboccando Via Ponte Verde, la stradina asfaltata che sta sotto collina. Si seguono i segni blu gialle e rossi con sopra scritto “PC”. Si costeggia il fosso fino appunto alla curva a gomito, dove si gira a sinistra. Qui si imbocca, a destra, il sentiero D della Dorsale delle Frazioni (segno giallo e blu) in salita. Si sbuca sull’uliveto a est del “Piloton”, la caratteristica colonna basaltica. Si piega a destra verso la capezzagna che scende a Mizzole, lasciando perdere invece le due strade (una all’interno del vigneto) che salgono a destra . Lo sterrato termina davanti al Cimitero di Mizzole. Si prosegue quindi su asfalto fino ad un bivio, qualche centinaio di metri più avanti dove c’è un capitello del 1767. Qui si va diritto, giungendo ad un altro bivio, sempre su asfalto dove si gira a sinistra, in salita. Si passa un vigneto in abbandono e la stradina diventa uno sterrato. Poco dopo, lo sterrato si suddivide in due e si imbocca quello a destra, più basso. Si fanno alcuni tornanti in salita e infine si arriva all’agriturismo Delo. Qui è possibile scorgere la Torre di Delo. Si riprende la strada che va sotto collina costeggiando un vigneto di nuovo impianto e dopo qualche decina di metri si abbandona per il sentiero acciottolato sulla sinistra che, passando attraverso il bosco residuo, in breve conduce alla strada asfaltata (Via Prove) che porterebbe, a sinistra, verso la zona di San Fidenzio. Sull’asfalto si devii a destra e si percorra la strada per circa un chilometro, finché nei pressi di un altro gruppo di abitazioni, la Quercia (5km), non si prende la stradella sterrata a sinistra che sale per la collina, seguendo le indicazioni per Maroni (50 minuti).Si prosegue per qualche chilometro, lasciando perdere le deviazioni a destra e a sinistra e si giunge così in vista dell’abitato di Maroni (6km, 281 mslm 2h). Prima dei Maroni, si taglia a sinistra. Si lascia perdere la prima deviazione sempre a sinistra e, alla seconda deviazione a sinistra, si sale diritti. Si sbuca fuori dal bosco su un pianoro che qualche tempo fa era un bel prato arido. Si procede verso l’alto sul sentiero sconnesso fino a giungere sulla sommità del Monte Marseghina (7,97 km, 367 mslm), nei pressi di un uliveto . Si comincia a scendere proseguendo per la mulattiera, passando una sbarra. In breve si giunge ad un abitato, Ca’ Morino, contrassegnato dal toponimo Via Pradelle. Si imbocca un largo sterrato, in discesa, lasciando perdere le deviazioni a destra (cancello)e a sinistra. Si percorrono un paio di tornanti e in breve si raggiunge l’asfalto di via Pradelle e subito dopo il bivio con la strada che porta a San Fidenzio: qui si gira destra, in discesa. Si procede per asfalto fino a trovare un'altra stradina sulla sinistra, Via del Torresin (9,90 km 195 mslm, 17h55). Superate alcune ville sulla propria destra, si gira prendendo un sentiero che scende costeggiando una capezzagna. Si arriva così al Piloton (11,3km 4h), la colonna basaltica che sembra essere servita per la fondazione di Verona. Qui si prosegue diritto, sempre rimanendo sulla dorsale, per il Forte John, o Preara. Superato il Forte, si scende per lo sterrato, passando, sulla sinistra, la Chiesa diroccata da San Venerio. Al bivio poco distante,si gira sinistra (diritti si finirebbe a Ponte Florio): si costeggia verso est la contrada Zoppi e allo spigolo si svolta a destra. Si arriva in prossimità di un ingresso per il castello di Montorio, che si può visitare. All’ingresso si piega a sinistra, e, superando due ponticelli, rispettivamente su Fiumicello e Fossa Cozza, si arriva in Via Ponte Verde e in breve al punto da cui è partito il giro.