Descrizione
Garda, Marciaga, Chiesa della Madonna del soccorso ( poco prima di Marciaga venendo da Castion).
C’è un comodo parcheggio sulla destra della chiesa. Si attraversa la strada comunale e si prende via Rossar, una stradina asfaltata che porta al vaio dei Molini. Invece di girare a sinistra per il vaio, teniamo la destra e proseguiamo fino al corubio, antico modo di indicare un quadrivio, dove troveremo un antico Termine di confine austriaco (cippo di pietra), che segnava il confine fra i comuni di Bardolino, Garda, Castion. Al Termine giriamo a destra e al bivio seguente prendiamo la strada a sinistra, che ci porterà alla chiesa parrocchiale di Marciaga, una chiesa dedicata ai santi Giacomo e Filippo. La chiesa risale al 1541, anno in cui l’antica Marcelaga divenne autonoma da Garda. Attraversiamo la strada comunale e prendiamo una stradina ciottolata che sale al Castello. Vedremo poco più avanti sulla destra un muro di sasso di fattura medievale. Raggiungiamo la strada per Albisano e saliamo per un breve tratto. Alla nostra destra un capitello con l’immagine di San Michele. Avanti ancora fino al Residence San Michele, molto più invasivo del capitello. Lì potremo vedere un secondo Termine di confine. Entriamo attraverso il cancello del residence e appena dentro prendiamo il sentierino sulla destra che si infila nel bosco. Saliamo fino a raggiungere una zona di prati aridi ricchi di orchidee, Artemisia camphorata, Lino delle fate, garofanini, scotano e ligustro. Continuiamo verso la sommità del monte Lenzino, che sovrasta le Sengie di Marciaga. Teniamo sempre il bordo orientale del monte rimanendo in quota per un buon tratto. Dopo un’oretta il sentiero comincerà a scendere fino a raggiungere il terzo Termine di confine. Di lì la strada si fa pianeggiante e sbuca al Rovero, una corte attorniata da alcune bellissime querce, Quercus robur, da cui il termine italiano Rovere e il dialettale Roaro. Proseguiamo fino alla strada comunale e, girando a destra, ritorniamo alla Chiesa della Madonna del soccorso.