Descrizione
Si raggiunge la piazza di Avesa, e, poco prima del Leon, si svolta a destra per via Indentro. Subito si intravede sulla sinistra il passaggio del Lorì, in uscita dalla proprietà di Villa Scopoli. Si prosegue per alcune decine di metri e si imbocca sulla sinistra una stradina erta con il segnale della dorsale CAI (D). Superata la rampa lastricata, si incrocia un sentiero che sale da est. Prendiamo questo sentiero in salita, che ci porta ad una abitazione (azienda Rosmarini) che corrisponde al numero 125 di via Indentro. Superiamo il lato destro della casa e svoltiamo immediatamente a sinistra. Continuiamo su questo sentiero fino a raggiungere Villa Gagliardi e di lì procediamo sul sentiero D in direzione Poiano. Costeggiamo la proprietà di Santa Giuliana fino a raggiungere la strada asfaltata proveniente da Colle San Leonardo. Percorriamo questa strada per un centinaio di metri fino a raggiungere sulla sinistra la strada delle Maragnole. La imbocchiamo e scendiamo in direzione di Avesa. Dopo un primo tratto di strada asfaltata, siamo costretti ad imboccare un sentiero poco visibile nel bosco. Proseguiamo con attenzione camminando a lato della proprietà Vallena. Il sentiero diventa sempre più ripido e scivoloso (in caso di pioggia) e sbocca alla fine su uno spiazzo cementato a fondo valle, proprio di fronte al monte Arzan.
Prendiamo sulla sinistra il sentiero che ci porta alla strada sterrata di Monte Arzan e di seguito sulla strada comunale di Avesa. Tornando verso il punto di partenza, prenderemo a sinistra la via Sorgente Lorì, che ci permetterà di ammirare appunto la polla sorgiva del Lorì e il tratto iniziale, contornato dalle pietre dei lavatoi.Torniamo sulla strada comunale e scendiamo ancora un po’ fino alla via Camaldola, che ci porterà alla Chiesa Consortile Camaldolese e agli antichi lavatoi ancora ben conservati. Di nuovo raggiungiamo la strada comunale e, poco più a valle, visitiamo la Villa Scopoli, attualmente proprietà dell’ Istituto Don Nicola Mazza. Il parco retrostante la villa è attraversato per tutta la larghezza dal Lorì, che poi viene convogliato in una vasca circondata da mura, risalente al 1700.
Il percorso si conclude, dopo alcune decine di metri alla fontana del Leon.