Descrizione
Si parte dalla Crose di Montecchio, presso Ca' Bertolini, dove si incrociano le strade per San Peretto e per Fane. Si prende il sentiero per Siresòl, che gira subito a sx (segnato in giallo) e si prosegue fino ad incrociare il 4-7 del vaio Siresòl. Si va avanti nel bosco con vista sulle sengie (Torre dei Ciliegi e Torre di Boemia) e sulle contrade di Sottosengia, Fratta, Siresòl e Concole. Tutta la costa che scende dal Monte del Sarte era coltivata a castagni, ma adesso i grandi castagni sono quasi tutti morti e si è formato un bosco spontaneo di Carpino nero. Si incrocia un sentiero che sale verso Pozza Stroa. Noi proseguiamo dritti verso Tramanàl. Si attraversa la corte sulla destra e si scende per una stradella che serpeggia fra ciliegi e vigne. A sinistra bella vista su Ca' del Monte. Si continua a scendere in linea diretta fino ad entrare nel bosco e si raggiunge il fondo vaio all'altezza di Rionda. Si supera la contrada sulla sinistra e si procede per una capezzagna che scende fra i campi fino a Tomenighe di sopra. Qui un filare di cipressi ci accompagna al corso d'acqua che un tempo faceva funzionare un mulino. Si prosegue in mezzo alle case della contrada fino a Tomenighe di sotto (in realtà ormai le due contrade fanno un tutt'uno) e si sbuca sulla strada asfaltata che sale da Negrar a san Peretto. Si risale un tratto di strada asfaltata fino a prendere a sx la Salita della Chiesa, che ci porta alla Pieve Romanica, che vale una visita nonostante i pesanti rimaneggiamenti interni. Usciti dalla chiesa, pieghiamo a sinistra lungo un muro a secco e poi lo seguiamo verso destra (segnali CAI) fino a raggiungere i due mulini (Mazzi e Turri) che ci portano alla strada asfaltata (via Mulino Turri). Si va a destra per 500 m fino all'incrocio per Rionda. Superiamo la contrada restando sulla sinistra del progno e proseguiamo lungo il vaio fino a villa Sorte, una bella villa patrizia con evidenti resti di limonaia. Continuiamo a salire lungo il vaio ricco di acqua, incrociando vari manufatti legati al suo uso: canaletti in pietra scavata, vasche con lavatoio, iscrizioni con date. Prima di un tornante, in prossimità di una serie di muretti in calcestruzzo rivestito di pietra, svoltare a sx per un sentiero che sale nel bosco. Al primo incrocio prendiamo a dx e raggiungiamo una stradina cementata che sale ripida sulla destra fino alla strada asfaltata. Siamo a Ca' Trentìn. Continuiamo sulla strada asfaltata superando le Concole fino alla contrada Siresòl. Dopo poco, all'altezza di un tabellone sulla sx, prendiamo un sentiero a destra che ci riporta verso il vaio. Lo superiamo e raggiungiamo lo stesso incrocio di sentieri segnalato sopra (4-7). Saliamo lungo il corso d'acqua per un sentiero molto scavato per il continuo passaggio di moto da cross. Superiamo la sorgente del Fredaròl e arriviamo alla Crose, da cui siamo partiti.