Descrizione
Il percorso aggira in senso antiorario il monte soprastante il Ponte di Veia.
Si parte dal parcheggio del ristorante. Dopo essere passati sopra il ponte e dopo aver superato un tornello in metallo, si prosegue lungo il sentiero che costeggia il vaio della Marciora. Ci si inoltra presto in un bosco con predominanza di castagni. Si prosegue con quota costante, aggirando il monte in senso antiorario fino ad incrociare il vaio del Mortàl. Lo si riconosce facilmente per il rumore dell' acqua, che scorre sul fondo del vaio tutto l'anno. A questo punto si devia a dx ad una quota di qualche metro più alta del fondo valle. Il sentiero, prima ben segnato, si restringe ed in alcuni punti è poco visibile. Si sale per un po' sul lato sx (per chi sale) del vaio, poi ci si abbassa, si attraversa il torrente e si prosegue sul lato dx. Il torrente è particolarmente bello e l' acqua limpidissima. Proseguendo si incontra sulla dx un mulino abbandonato, privo di ruota e con il tetto crollato. A terra si possono vedere le macine o mortai con cui si macinavano le castagne in inverno e il frumento in estate. Il toponimo Mortàl proviene da qui. Il mulino era alimentato a monte da una canaletta che prendeva l' acqua dalla sorgente che sbocca direttamente dalla roccia all' interno di un enorme covolo che chiude la valletta. Prima di arrivare alla sorgente, sulla destra troviamo una grande grotta in parte chiusa con orrendi pannelli.
Dopo aver visitato la sorgente, torniamo alla grotta, la superiamo sulla destra e raggiungiamo il bordo superiore del vaio, dove incontriamo un sentiero che percorriamo verso sx. Proseguendo incontriamo il greto del torrente che alimenta la sorgente, ma lo vediamo secco, perchè l'acqua, per fenomeni carsici, scorre in profondità nella roccia. Su uno spigolo di muro vediamo i segni bianco e rosso del CAI e un 13F della Comunità Montana, uniche traccie di segnalazione.
Proseguendo incontriamo la stalla Spughetta e, poco dopo, incontrando un' altra piccola stalla, svoltiamo a dx per un sentiero chiuso da reticolati su entrambi i lati. Continuiamo a salire su un prato lungo il reticolato di dx fino a raggiungere un bosco sulla sommità del colle. A questo punto si attraversa il reticolato e si prosegue su una comoda strada bianca. Poco dopo incontriamo una malga sulla sx e poi la strada asfaltata che scende verso il ponte di Veia. Raggiungiamo la contrada di Crèstena e qui abbiamo due alternative: possiamo proseguire sulla strada asfaltata oppure svoltare a sx ed imboccare la strada bianca (lastre di pietra sulla dx) che scende nel vaio fra stalle e cave. La strada scende decisa, poi svolta a dx e finisce in un prato. Si attraversa il prato, stando alti, fino al bordo opposto, si supera il reticolato e si scende (qualche rovo) verso il ristorante del Ponte, di cui si intravede il tetto più in basso.
La strada asfaltata è ben visibile e ci indica chiaramente la direzione.